SICUREZZA VALANGHE

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Purtroppo i recenti episodi ci invitano ancora alla massima prudenza sulla neve, ci permettiamo di ricordarvi alcune regole base per muoversi con la maggiore sicurezza possibile (condividi se ti è possibile questo post con i tuoi amici )

REGOLE BASE PER UNA MAGGIORE SICUREZZA E PREVENZIONE

📌 COSA FARE A TAVOLINO

1) Scegliere la gita adeguata alle condizioni meteo-climatiche e nivologiche ed adeguata alle proprie condizioni psico-fisiche e tecniche e a quelle del gruppo con il quale ci si associa;
2) controllare il buon funzionamento dell’Artva con particolare riguardo alla carica delle batterie;
3) controllare che la sonda da autosoccorso funzioni correttamente e che la pala sia in ordine;
4) ascoltare e studiare attentamente le indicazioni del Bollettino Nivo-Meteorologico locale in riferimento alla località della gita;

STORIE DI SOCCORSI IN MONTAGNA

Migliaia di soccorsi, altrettante missioni portate a termine nel corso dei decenni, tanti segnali di gratitudine a fine intervento. Ma quasi mai c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato. Le testimonianze di cosa è accaduto, del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione sono invece un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo.
A volte sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, anche in positivo, tanto è vero che sono numerosi i casi in cui chi ha ricevuto un soccorso decide poi di diventare un/una soccorritore/soccorritrice.
Nasce “Ti racconto il mio soccorso” un’iniziativa germogliata all’interno del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia.

Ti racconto cnsas social

Il contest ha l’obiettivo di valorizzare l’operato dei tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico così come quello di mettere in circolazione una buona energia e raccogliere esperienze che possano essere utili ad evitare ad altri eventuali situazioni incresciose e pericolose.
I racconti, che vanno spediti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 31 gennaio 2021, verranno valutati e selezionati per la pubblicazione.
Il contest è un'idea di Melania Lunazzi, l’autrice del design grafico per il logotipo allegato è Selli Coradazzi, soccorritrice alpina di Forni di Sopra.

 SCARICA QUI BANDO DEL CONTEST  (PDF)

 


 


 

Passaggio di testimone alla presidenza del Soccorso Alpino e Speleologico del FVG e rinnovo delle cariche sociali

Sergio Buricelli eletto nuovo Presidente del CNSAS FVG

Il 29 gennaio 2019 si sono tenute presso la sede di Gemona del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia le elezioni per il rinnovo del direttivo per il triennio 2019 - 2021. Le cariche sociali sono state assegnate nel solco della continuità, seguendo un normale ricambio, salutando e ringraziando per il suo fedele operato il presidente Vladimiro Todesco, che ha retto il triennio precedente con presenza e personalità. Al vertice dell’istituzione di volontariato si trova ora Sergio Buricelli, già vicepresidente, a cui si sono accostati come vicepresidenti Roberto Antonini, già a capo della delegazione speleologica, e Cristina Barbarino, che opereranno nel prosieguo del lavoro già svolto negli ultimi tre anni. Confermato alla delegazione alpina Sandro Miorini, con i due vice delegati Gianfranco Flora e Silvano Frattino, mentre un’altra donna, Clarissa Brun, guida la delegazione speleologica con i vice delegati Gianpaolo Scrigna e Paolo Manca. Il Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia vanta 382 tecnici volontari che operano in quattordici stazioni che coprono tutto il territorio regionale, di cui dieci alpine, Cave del Predil (la più antica), Forni Avoltri, Forni di Sopra, Maniago, Moggio Udinese, Pordenone, Trieste, Udine, Valcellina e Sappada - quest’ultima entrata in organico nel 2018 con il passaggio della cittadina alpina al Friuli Venezia Giulia - e quattro stazioni speleologiche (Pordenone, Gorizia, Trieste, Udine).
Melania Lunazzi Addetta stampa CNSAS FVG


Nell'immagine allegata, Buricelli (a sinistra, in rosso) e Todesco (a destra in rosso), presso l'aula magna della Regione FVG a Udine in occasione della presentazione della LR24/2017 sul Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia.

 

presidente cnsas fvg sergio buricelli vladimiro todesco


 

speleo cinesi

Dal 22 al 24 giugno 2018, nelle profonde cavità sotterranee del massiccio del Monte Canin, si è svolta una importante esercitazione della Delegazione regionale del Soccorso Speleologico del Friuli Venezia Giulia. Vi hanno preso parte sessanta tecnici provenienti da altre regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna e Liguria) ma soprattutto una delegazione di speleologi provenienti dalla Cina, invitata in Italia dal Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale. La presenza dei cinesi si lega al corso che si è tenuto lo scorso gennaio proprio in Cina, a cui hanno preso parte anche due tecnici triestini, che assieme ad altri soccorritori speleologi italiani hanno dato dimostrazione ai colleghi del Sol Levante delle speciali strategie di recupero e di movimento delle squadre. I tecnici sono stati messi alla prova in un recupero difficile nella grotta Queen Mama, che si apre a 2220 metri di quota ed è profonda 900 metri. Per i cinesi - quattro persone tra cui una donna con ruolo da dirigente nella protezione civile cinese Blu Sky Rescue che è un ente privato - é stata un’occasione per assistere ad un intervento complesso con un alto numero di partecipanti e analizzarne le procedure e la dinamica: dal come gestire gli uomini e le squadre all’organizzazione del campo base, dalle telecomunicazioni in grotta all’impiego dell’elicottero.

cinofili cnsas fvgTre operatori cinofili del CNSAS del Friuli Venezia Giulia hanno seguito e superato con successo i corsi nazionali per Unità Cinofile da ricerca in superficie, che si sono tenuti in Piemonte a Bardonecchia, in Alta Val di Susa, ai primi di giugno 2017.
E’ qui che ha sede la scuola nazionale per Unità Cinofile del Soccorso Alpino Nazionale ed è qui che viene valutata l’idoneità ad operare negli interventi di ricerca dispersi di questi tecnici specializzati. Si chiamano Unità Cinofile (UC) perché, pur essendo composte da un uomo (o donna) e un cane, costituiscono un insieme indissolubile e insostituibile in situazioni di ricerca e non solo, rimanendo sempre uniti. I candidati seguono un percorso di formazione e allenamento che si svolge nell’arco di tutto l’anno in seno al CNSAS FVG con la supervisione di istruttori nazionali per poi sostenere i corsi finali ed essere valutati idonei o meno.
Quest’anno hanno partecipato al corso di Bardonecchia tre UC dal Friuli Venezia Giulia, confluendo ciascuna in tre distinte classi determinate dall’età del cane. Si tratta di

valorizzazione cnsas fvg 2017
 
Soddisfazione e compiacimento da parte di tutti i partecipanti alla presentazione della Legge Regionale 24 del 2017 Disposizioni per la valorizzazione e il potenziamento del Soccorso Alpino tenutasi sabato 22 luglio presso l’Auditorium della Regione FVG. Più di cento i tecnici del CNSAS presenti in aula, provenienti da tutte e tredici le stazioni alpine e speleologiche, con la partecipazione di alcuni rappresentanti della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri. “Questa legge - così il Presidente del CNSAS Nazionale Maurizio Dellantonio, preceduto dall’accorato saluto del Presidente del CNSAS FVG Vladimiro Todesco - ha restituito una giusta portata alla nostra attività collocandola in una posizione armoniosa con il territorio; ha portato un giusto riconoscimento al lavoro che portiamo avanti da sessant'anni in silenzio; vorremmo anche che fosse un segnale verso i giovani, che facciamo fatica a tirare dalla nostra parte: i giovani sono fondamentali in una organizzazione che fa della prestanza fisica e della capacità tecnica una componente essenziale”.

IL CNSAS Mondiali di scialpinismo e CNSAS

di Sgobaro Roberto

Sono appena terminati i campionati mondiali di scialpinismo che ha visto atleti di parecchie nazioni cimentarsi sulle montagne dell' Alpago e di Piancavallo. La difficoltà delle gare, in particolar modo quelle della scorsa settimana, in Val Salatis erano dovute allo scarso innevamento che ha messo a dura prova sia organizzatori che atleti. In particolare Venerdì con parecchio vento e nebbia su tutto il percorso. Ma anche questa settimana, durante le gare in Piancavallo il tempo non è stato clemente, caratterizzato da pioggia, neve e vento gelido. A disposizione per tutte le gare i tecnici del Soccorso Alpino, in particolare della stazione di Pordenone, della Valcellina e di Maniago che hanno collaborato nella organizzazione dei soccorsi con i tecnici del Veneto. Distribuiti su tutte le cime, forcelle e sulle discese in particolare. La sicurezza durante la competizione è stata garantita dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in conformità ad uno dei suoi compiti istituzionali, alle esclusive competenze dei suoi tecnici nella movimentazione su terreno innevato e per il suo ruolo di supporto al personale sanitario in un ambiente ostile. Inoltre, trattandosi di una gara, che l'altra settimana, si è svolta al di fuori delle piste battute del comprensorio sciistico, la presenza del CNSAS ha garantito, anche in caso di slavina, un qualificato e tempestivo intervento per il soccorso e la messa in sicurezza degli atleti eventualmente travolti. Tutti i tecnici del Soccorso Alpino, infatti, sono addestrati ad operare in eventi valanghivi per la ricerca di persone travolte grazie anche all’ausilio di particolari dotazioni dedicate a tale scopo come strumenti di ricezione segnali ARTVa e il sistema RECCO, un moderno strumento adoperato in tutto il mondo da gruppi di soccorso organizzato che utilizza le applicazioni della tecnologia del “radar armonico”, mediante particolari dispositivi definiti “detettori”, per la ricerca professionale di dispersi e sepolti in valanga in grado di individuare anche persone sepolte non provviste di strumento ARTVa. Ma l'impegno va oltre, infatti gli stessi tecnici del CNSAS, spesso fanno parte anche della organizzazione e quindi già giorni prima, o prima della gara c'erano da tracciare tutti i percorsi gara. Già alle cinque del mattino di ogni giorno di gara, Briefing , composizione delle squadre e zaino in spalla con i propri materiali di soccorso e barelle, zaino medico con i dovuti presidi sanitari e via con lo spirito di chi, queste cose le fa per passione, dove dietro non c'è un compenso ( forse un “gadget”) , forse neanche gli atleti e i loro allenatori sanno quello che c'è dietro a tutto questo. Ore di salita con gli sci da scialpinismo, carichi, per dare garanzia con la nostra presenza, poi la discesa sempre carichi, dopo ore di pazienza e freddo per aspettare fino l'ultimo atleta. Ma noi non ce ne curiamo, continuiamo ad andare avanti con impegno e serietà, come ci ha insegnato la montagna.

Soccorso Alpino FVG

Alcune immagini raccolte dai tecnici del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia durante le operazioni di soccorso alla popolazione del centro Italia colpita duramente dal terremoto e dalle forti nevicate di metà gennaio 2017. Oltre 20 volontari della nostra Delegazione hanno prestato la loro opera per il trasporto di generi di prima necessità e messa in sicurezza di persone e animali nelle frazioni colpite dal sisma e solate a causa della neve. 

 

 

spiro_dalla_porta_Xydias"Scalata all'Infinito" è uno dei titoli di Spiro Dalla Porta Xydias, e lui, la sua, l'ha ultimata il 18 gennaio 2017, a pochi passi dalla soglia dei cento anni.

Nel settembre del 2016 la Stazione del Soccorso Alpino di Trieste – insieme alla Delegazione Regionale del Friuli Venezia Giulia – ha potuto festeggiare con lui, che ne è stato il fondatore, i 60 anni dell'operatività. E anche questo è stato un traguardo significativo. Ciascuno lo potrà ricordare per un gesto, una parola detta o scritta, uno sguardo sorridente (come quello di uno dei suoi ritratti più recenti, di Piero Pausin). Qualcuno magari anche per una salita compiuta insieme (l'ultima arrampicata l'aveva fatta a ottant'anni, sulla "via dei Tedeschi" al Chiadenis).

Il Soccorso Alpino lo ricorda attraverso le ultime parole dell’intervista sull’aiuto in montagna, rivolte proprio ai volontari del sodalizio a cui era legato: «Quello che non deve cambiare è lo slancio, la motivazione interiore, profonda per cui fai il soccorritore. Quella ciascuno deve trovarla, deve cercarla, rinnovarla. È una motivazione che nasce all’incrocio tra il senso dell’elevazione e quello della solidarietà: a questo incrocio alle volte un uomo capisce di dove diventare alpinista e un alpinista si ricorda di dover essere anzitutto un uomo». Arrivederci Spiro, anche per te è arrivato il tempo della salita da cui non si scende, perché ci si trattiene senza fine in contemplazione dell’Infinito. CNSAS Friuli Venezia Giulia.


 

Chiusaforte

SOCCORSO ALPINO FVG: BOLZONELLO, GRATITUDINE AI VOLONTARI

Chiusaforte (UD), 27 agosto - "Un profondo senso di gratitudine va a coloro che offrono il proprio impegno e il proprio tempo per aiutare gli altri, a quelli che sono sui luoghi colpiti dal sisma per prestare soccorso allepopolazioni dell'Italia Centrale e a quelli che sono rientrati da poche ore. Ma oltre al ringraziamento c'è l'impegno a fare di più per tutti voi perché ciò che date è a favore della popolazione del Friuli Venezia Giulia".

Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello rivolgendosi ai tanti volontari presenti ieri nella Sala consiliare del Municipio di Chiusaforte in occasione della serata dedicata al servizio regionale del Soccorso alpino. Una serata, moderata dal giornalista Lorenzo Padovan, arricchita dal racconto di Roberto Sgobaro che ha ripercorso i suoi 45 anni di soccorsi e i 30 anni da capo stazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in provincia di Pordenone e da un filmato esplicativo sul CNSAS.

Bolzonello ha ribadito, inoltre, l'importanza di continuare a insegnare e a trasmettere i valori insiti nel Corpo nazionale e su questo si è soffermato Sgobaro che ha voluto diffondere al nuovo direttivo del Soccorso, ai capi stazione, a tutti i soccorritori del FVG il messaggio "di portare avanti con convinzione e altruismo l'operato di questo Corpo che si distingue come un Corpo speciale non professionista ma altamente professionale". Il suo primo intervento nel 1971 e il primo da capo stazione nel 1984 sono stati solo alcuni degli episodi della sua lunga esperienza, che ha voluto condividere.


Durante la serata - aperta da Fabrizio Fuccaro, primo cittadino di Chiusaforte - Giorgio Giacomini, volontario del CNSAS, ha illustrato la situazione del Soccorso alpino descrivendo le attività della delegazione FVG sul territorio: vigilanza e prevenzione degli infortuni in ambiente impervio, nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche oltre che soccorso degli infortunati e recupero dei caduti.


I numeri si concretizzano nei 275 volontari del servizio regionale, attivo in regione da 62 anni, con nove stazioni alpine (Forni Avoltri, Forni di Sopra, Moggio Udinese, Cave del Predil, della Valcellina, Maniago, Pordenone, Udine, Trieste), quattro di soccorso speleologico (Pordenone, Gorizia, Udine, Trieste) e 11 unità cinofile impegnate ad Amatrice dove, fino all'altra sera, hanno prestato solidarietà anche Daniele Mozzi, Claudio Boscariol, Luca Zanette, Lanfranco Pighin che erano presenti a Chiusaforte.


Nel quinquennio dal 2011 al 2015 sono stati effettuati dalle stazioni 1.050 interventi che hanno soccorso 1.232 persone. I dati più recenti, invece, dall'inizio dell'anno a oggi registrano 122 operazioni di soccorso con 153 persone soccorse e il recupero di 21 salme. L'elicottero è stato impiegato 64 volte, utilizzando in parte il mezzo del 118 e in parte quello della Protezione civile regionale. Per quanto concerne le tipologie di intervento, il 45 per cento dei casi ha riguardato l'ambito dell'escursionismo, seguito dalle ferrate (9 per cento) e dall'alpinismo (7 per cento).


Infine, ha espresso riconoscenza a Sgobaro anche Vladimiro Todesco, presidente del CNSAS FVG, sottolineandone le qualità morali, l'impegno e la capacità di mettersi in discussione evidenziando come nei 30 anni in cui era capo stazione "ha saputo guardare avanti e innovare, dando prestigio a tutto il servizio di Soccorso alpino regionale".

 

 

Il Soccorso alpino di Cave del Predil ha recuperato questo pomeriggio due alpinisti di Udine che erano rimasti bloccati sulla cresta di uscita del Monte Mangart, in territorio italiano.
P. C. (cognome) del 1969 e L. F.del 1988, rispettivamente marito e moglie residenti a Udine, erano partiti questa mattina dal rifugio sloveno sotto la montagna a quota 1906 metri con l'obiettivo di raggiungere la cima percorrendo l'ascensione legati in cordata e attrezzati con piccozze, chiodi da ghiaccio e muniti di tutto l'occorrente ad una scalata invernale.

Venerdì 16 dicembre alle 19.45 la trasmissione Meteoweekend condotta su Telefriuli da Marco Virgilio, dedicherà una puntata di un’ora al fondamentale ruolo svolto dal Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia (CNSAS FVG) negli ambiti di competenza su terreni impervi e in quota.

13 dicembre 2016. Alle 18.25 di oggi il Soccorso Alpino di Forni Avoltri è stato allertato dal 118 per un intervento in Comune di Paluzza. Nella frazione di Casteons un abitante del luogo D. Z. (cognome) E. (nome) del 1949 era caduto per cinque metri sotto la scarpata a lato della strada e chiamava aiuto. Un passante del posto lo ha sentito

foto gruppoSi è tenuta a Moggio Udinese paese natale di Maurizio Antoniutti classe 1947, la cerimonia per il prestigioso traguardo di 50 anni continuativi di appartenenza al CNSAS. Maurizio per gli amici il Mizio ha anche ricoperto la carica di Capo Stazione, ed è sempre stato parte attiva della stazione. Durante i vari interventi i relatori lo hanno descritto come persona umile e molto disponibile. Molto toccante l’intervento diMarcello Bulfoni suo compagno di cordata che ha raccontato le loro salite e le giornate trascorse sulle loro montagne. Il Presidente Regionale del CNSAS ricorda l’impegno dei volontari che operano sul territorio sia per soccorrere alpinisti, escursionisti in difficoltà, ma anche per soccorrere persone e lavoratori che quotidianamente lavorano e popolano le nostre valli. Ne vari interventi viene anche sottolineata la

Mercoledì 7 dicembre ore 18.30 nel Centro aggregazione giovanile “Romano Treu” di Moggio Udinese il Soccorso terrà una cerimonia per festeggiare i cinquant’anni di attività nel CNSAS del moggese Maurizio Antonutti. Di anni sessantanove Antonutti è il primo dei tecnici del CNSAS regionale a raggiungere

Domenica 4 dicembre si è tenuta nella stazione sciistica di Piancavallo (PN) una importante esercitazione del Soccorso Alpino (C.N.S.A.S.) con prove di evacuazione degli impianti a fune del comprensorio. Vi hanno preso parte ventisette tecnici del soccorso delle stazioni di Pordenone, Maniago e Valcellina, coordinati dal capostazione Luca Diana. Alle porte della stagione invernale, come ogni anno, il Soccorso Alpino effettua

Si è concluso attorno alle tre del mattino di lunedì 5 dicembre l'intervento del CNSAS - FVG di Forni di Sopra che si era messo sulle tracce dei due ragazzi carnici che non erano rientrati a casa domenica 4 dicembre dal Gruppo del Monfalcon di Forni. M. (nome) P. (cognome) del 1990 di Tolmezzo e A. C., del 1993 di Preone, sono stati ritrovati alle 00.40 al Bivacco Marchi Granzotto da una

Sabato 3 dicembre 2016 presso la Fiera di Udine si è tenuta la XVIII Giornata del Volontario di Protezione Civile. Organizzata dalla Protezione civile della regione, la manifestazione ha visto un’intensa partecipazione del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Friuli Venezia Giulia che vi ha preso parte con sessanta uomini provenienti da tutte le stazioni regionali del CNSAS. La Protezione Civile si avvale della collaborazione di diversi importanti

Sono stati recuperati questa mattina dall’elicottero del 118 i tre escursionisti bloccati poco sotto la cima del Monte Frugna nel Gruppo del Col Nudo, in Comune di Claut(PN), sopra la Val Chialedina. E’ stata una brutta avventura per un uomo di Roncade L. (nome) F. (cognome) (del 1952), del CAI di Fiume e due sorelle di Mestre F.(nome) B. (cognome) (del 1973) e A. B. (del 1982), del CAI di Venezia, che hanno trascorso la notte all’addiaccio ad una quota di

Questo pomeriggio attorno alle 15.30 il Soccorso Alpino della Valcellina è stato allertato per una richiesta di aiuto sul Monte Frugna, nel Gruppo del Col Nudo, in Comune di Claut(PN), sopra la Val Chialedina. L’allarme è stato lanciato al 118 da tre escursionisti di Mestre (VE), due donne e un uomo, che hanno dichiarato di trovarsi bloccati ad una quota di

esercitazione-ricerca-cnsas_2016Si sono tenute oggi, domenica 6 novembre 2016, a Sutrio le esercitazioni regionali programmate dal CNSAS del Friuli Venezia Giulia. Le esercitazioni si sono svolte in forma ridotta e senza la prevista partecipazione dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile e del Corpo Forestale Regionale a causa delle avverse condizioni meteo e per l'impossibilità di operare sul campo, ma portando comunque a termine una buona parte del programma attraverso una simulazione delle ricerche al chiuso. In questo modo i tecnici di ricerca si sono potuti ugualmente attivare attraverso degli interventi di ricerca di persone disperse in simulazione. E soprattutto si sono potuti attuare i moduli formativi di ricerca per i nuovi OSA (Operatori del Soccorso Alpino) che sono entrati a far parte del Corpo regionale. Si tratta di dieci giovani tra i venti e i trentacinque anni d'età. Per diventare OSA questi giovani hanno seguito un percorso di formazione lungo e complesso che comprende dieci moduli sul campo (tra cui quello estivo e invernale, sanitario, di ricerca, con elicottero e così via). Ora sono a tutti gli effetti abilitati ad operare durante gli interventi di ricerca del Soccorso Alpino, apportando nuova energia al corpo regionale. Le esercitazioni del CNSAS sono sempre un momento importante di verifica e di ripasso e sono fondamentali per l'interazione e il coordinamento tra le squadre in una tipologia di intervento che sul campo è sempre molto complessa. Melania Lunazzi

3 nov 2016, il corpo di un alpinista austriaco, Stefan Pessernig, poliziotto di Klagenfurt del 1975, è stato trovato senza vita ai piedi delle pareti ovest del Pal Piccolo, zona di arrampicata situata poco sopra al Passo Monte Croce Carnico dalle squadre del Soccorso Alpino italiano e austriaco. La stazione del CNSAS di Forni Avoltri era stata allertata alle 21 dal centro interforze di Tarvisio, dal quale i gruppi di polizia austriaca, italiana e slovena collaborano, con la denuncia di scomparsa dell'uomo.

Si è concluso verso le 16.20, con un lieto fine, l'intervento di ricerca dell'uomo disperso sulla diga del Vajont. I.(nome) G. (cognome), del 1963, di Fiume Veneto aveva scritto un messaggio alla moglie inviandole un autoscatto dal proprio cellulare sulla diga con dichiarati istinti suicidi e lasciando effetti personali in vista nella sua auto chiusa, prima di allontanarsi. Sul posto sono intervenuti

Il Soccorso Alpino della Valcellina è stato allertato intorno alle 13 dai Carabinieri per la ricerca di un disperso. Si tratta di un uomo, che questa mattina ha inviato poco prima di far perdere le proprie tracce una fotografia alla moglie scattata con il proprio telefono, in cui si ritrae in un autoscatto in prossimità della diga del Vajont. L'automobile dell'uomo è stata trovata nel

Si chiamava Cecilia Hilbert, nata nel 1952 a Vipiteno e residente a Coseano, la escursionista scivolata lungo la discesa dal sentiero del monte Plauris questo pomeriggio. I tecnici del Soccorso Alpino di Gemona l'hanno trasportata per 400 metri di dislivello con la barella e le lampade frontali a Casera Ungarina, dove la salma ha proseguito il rientro con un automezzo. La donna era in compagnia di

Alle 14.50 di oggi le squadre del Soccorso Alpino delle stazioni di Gemona e Forni Avoltri sono state contattate per un intervento di soccorso sul sentiero del Lago dei Tre Comuni, in Comune di Cavazzo. I tecnici del Soccorso Alpino hanno recuperato lungo il sentiero, assieme agli uomini della Guardia di Finanza intervenuti anch'essi sul posto, una donna, L. G (nome) L. (cognome), 57 anni, di

La sala operativa della Protezione Civile regionale del Friuli Venezia Giulia ha convocato una unità cinofila del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia sui luoghi del sisma, in Umbria. L'esperto cinofilo, Daniele Mozzi, è accompagnato dal suo cane Kelpi, pastore australiano di colore nero, operativo sia su terreno alpino che su macerie, e partirà tra poco dall'elibase di Tolmezzo con un elicottero della

La Stazione.del Soccorso Alpino di Trieste è stata allertata intorno alle 13 a seguito di una.chiamata del 118 per un intervento di soccorso in Napoleonica. Una donna triestina del 1928, G. D., e'  precipitata lungo la scarpata mentre scattava una fotografia. La donna era in compagnia del figlio che ha tentato di raggiungerla invano, ferendosi a sua volta. La donna è precipitata per

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