PAULARO - Sono bastati 23 minuti all'elicottero della Protezione civile regionale e al tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia per recuperare e portare in salvo tre escursionisti friulani attardatisi sulla cima del monte Sernio nel pomeriggio del 31 dicembre. Una vera e propria operazione-blitz, eseguita alla perfezione a ridosso dell'oscurità, che ha consentito di evitare conseguenze tragiche per i tre alpinisti. Si tratta di due ragazzi e di una ragazza: due di Udine e uno di Palazzolo. Il giorno di San Silvestro avevano deciso di salutare il 2011 salendo il monte Sernio affrontando lo spigolo nord-ovest. Nonostante non fossero escursionisti occasionali (tutti e tre sono soci Cai), i tre hanno sottovalutato le difficoltà della via, resa particolarmente impegnativa dalla neve e dal ghiaccio. Per questo, dopo aver essere arrivati in vetta, percorrendo un dislivello di 400 metri, si sono accorti che non sarebbero più riusciti a scendere prima dell'arrivo dell'oscurità. Per questo, poco dopo le 16, hanno allertato il 118, che a sua volta, ha chiamato il CNSAS. Sul posto è giunto l'elicottero della Protezione civile regionale con a bordo il tecnico del Soccorso Alpino, che è riuscito a recuperare i tre, incolumi ma infreddoliti. Un intervento riuscito grazie alla disponibilità dell'elicottero, che ha permesso di risolvere una situazione critica. Diversamente, i soccorritori della stazione di Forni Avoltri, allertati e pronti ad intervenire, avrebbero dovuto camminare ore prima di raggiungere i tre alpinisti, con condizioni di visibilità scarse a causa del buio. Nessun problema per i tre. Per loro, soltanto una grande paura di veder finire l'anno in malo modo.

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